venerdì 21 settembre 2018

Partire dalle Emozioni

Ieri in macchina, stavo rientrando a casa dopo il lavoro, stavo ascoltando sovrappensiero la radio quando ho sentito la presentazione di un nuovo libro di cui mi è sfuggito il nome dell'autore e il titolo e che nell'intervista dichiarava che a Suo avviso (e anche a mio avviso) è necessario partire dalle emozioni per creare una nuova generazione di adulti consapevoli e responsabili. Adulti che hanno una intelligenza emotiva in grado di comprendere le emozione di coloro che hanno di fronte come se fossero loro stessi evitando di causare del male inutilmente infatti per l'autore intervistato quando si fa del male a qualcuno si procura uno strappo nell'anima (si innesta il seme della sfiducia come direi io che sono meno poetica)
Mi ha fatto tornare in mente la conversazione avuta al mattino con mio figlio il quale uscendo da scuola era scosso e ancora in imbarazzo  per un'esperienza vissuta in classe che gli aveva lasciato un senso di rabbia.
Era furioso perché gli è stato chiesto di cantare in classe insieme a tutti i suoi compagni una canzone che lo metteva a disagio per il testo e per la mimica.
Dopo aver parlato insieme e appurato quali emozioni lo stessero travolgendo (e ovviamente anche dopo aver pranzato cosa che conta per i cibopatici come noi) si è sentito meglio e ha ammesso che a ripensare alla canzone non si sentiva più in imbarazzo e di voler trovare il modo per poter superare il suo impasse.
Questa mattina al rientro da scuola salendo in macchina, in modo di tutto inatteso, mio figlio mi ha annunciato orgoglioso di essere già riuscito a superare il suo imbarazzo con la canzone e che è riuscito a partecipare con gli altri compagni oltre che al canto anche alla pantomima.
Sono rimasta meravigliata per la rapidità con cui ha saputo parlare delle proprie emozioni e di reagire in maniera positiva e a proprio vantaggio.
Ho ripensato a me stessa alla sua età. Ero seriosa e chiusa, sempre allerta e tesa perché non potevo esprimere le mie emozioni per paura d'essere giudicata o di far preoccupare i miei genitori e della mia chiusura soffrivo e mi penalizzavo anche nel rapporto con in miei compagni.

Girando in internet ho trovato qualcosa di interessante. Leggi qui



venerdì 9 settembre 2016

Iscrizione alla mensa scolastica o gioco dell'oca?

#iscrizionemensascolastica #olbia #girodelloca

Il disbrigo delle pratiche in genere crea affaticamento psicologico un po' a tutti. In Italia a molti, ma qualcuno si salva se vive in comuni virtuosi. Ad Olbia...

Dopo aver fatto la fila, alla #chielultimo, là dove l'anno passato ricordo di aver depositato la domanda, dando per scontato che diano anche i moduli, ahimè scopro di aver sbagliato ufficio. Con un'espressione incredula l'addetta allo sportello mi illumina e mi indica il percorso:

1- Andare al comune vecchio, all'ufficio relazione con il pubblico a.ritirare i moduli
2- Passare in copisteria per fotocopia del documento di identità
3- Depositare tutto all'ufficio protocollo

E io aggiungo per coloro che hanno diritto alla riduzione per il reddito:

1bis- Passare al CAF per ISEE da procurarsi in anticipo (e anche per quello una serie di giri...ma.questa è un'altra storia)

A mio avviso un servizio ben fatto avrebbe un ufficio protocollo provvisto di moduli,  una fotocopiatrice per la copia del documento anche dietro versamento di contributo spese e accettazione delle domande. Anche qui vige il "chi è l'ultimo?"

Le mamme che notoriamente amano spendere il minor tempo possibile per questo genere di incombenza non si sentirebbero in tal modo imprigionate come nel gioco dell'oca.


lunedì 5 settembre 2016

Giochi di ruolo

In una giornata ventosa a Porto Pollo...

Vogliono giocare a fare una tenda. Fantastica idea. Solo che a costruirla devo essere io.
E anche bene: "Marzia qui è troppo bassa...Marzia non abbiamo asciugamani a sufficienza...Marzia ci metti il cartone animato sul IPad (leggi televisore in soggiorno).

La famiglia...

Io sono la mamma dice la grande, io il papà il mio, e la piccola è la figlia conclude la grande che comanda.
"Io vado a preparare da mangiare" dice il papà...

Finito di costruire la tenda (ma noi ne inventavamo e coistruivamo lasciando i genitori in Santa pace) e gioco avviato dico al consorte (che non viene mai interpellato dai bambini perciò di sorte condivisa ve n'è ben poca): "forse riesco a servire il caffè" quando...

"Mamma ci prepari qualcosa da mangiare sotto la tenda"...

Ma dico io, non stavi andato Tu a cucinare?!?

È finito il film animato cosa facciamo? Giochiamo al dottore!

domenica 4 settembre 2016

Visita nel ventre dell'Orso

Mare mare mare...

Macché, oggi montagna!

Si fa per dire. La salita all'orso è semplice e prende pochi minuti ad arrivare in cima. Quando sei lì però non scenderesti più.

La vista spazia a 360° per tutto l'arcipelago della Maddalena e si possono vedere le isole di Spargi, La Maddalena, Isola di Santo Stefano e in lontananza la Corsica.

Arrivati si lascia la macchina al parcheggio a pagamento. In biglietteria i bambini ricevono tutte le raccomandazioni del caso:
non si corre sul sentiero, non si arrampica sulle rocce...

E finalmente si comincia a salire.

Guadagnata un po' di altezza si può ammirare lo specchio di mare con l'isola di Caprera, la fortezza di Monte Altura, Isola della Maddalena e quella di Santo Stefano.

Proseguendo si raggiunge la postazione di vedetta, una fortezza militare nascosta tra le rocce di Capo d'Orso, dove ad accogliere i visitatori c'è una guida molto gentile e ben disposta a spiegare il territorio e consigliare in merito alle possibili escursioni.

Di fronte, il ventre dell'orso e la parte di panorama con l'isola di Santo Stefano, Santa Teresa e sul fondo la Corsica

Benché sia ora di pranzo il via vai continua.

Attenzione:
Portate un cappello ed acqua. Tanta se si decide di prendere dei taralli secchi e salati per calmare la fame. Sic

Io intanto mi immagino nuove avventure con i pensieri sospinti dal maestrale.

 http://www.sardegnaabbandonata.it/fortezza-capo-dorso/ 

venerdì 2 settembre 2016

Parco Acquatico: un' evasione per tutti? Si, con attenzione però.

#parcoacquatico #Sardegna #acquafantasy  Acquafantasy Isola Rossa

Era da qualche tempo che ci pensavo. Ormai è grande abbastanza mi dicevo. Con i braccioli poi posso anche stare serena...

E così alla proposta di un'amica di portare i bambini al parco acquatico ho reagito subito con entusiasmo. Contenta di una buona compagnia per entrambi, della scoperta.di un nuovo luogo e di passare una.giornata spensierata.

Raggiungere il parco da Olbia prende un po' di tempo, 1h40' c.a., ma si passa per luoghi senza tempo dai paesaggi incantati e fanno sembrare il tragitto più breve. (Da Olbia si consiglia di passare per Tempio Pausania arrivando dalla nuova statale che passa da Luras e continuare.verso Aggius e attraversato continuare fino a Trinità d'Agultu)

Arrivati al parco la vista mozza il fiato. È situato in alto sulle colline di fronte al mare. A disposizione degli ospiti ci sono aree d'ombra con sdraio o lettini e ombrelloni tutti a bordo delle piscine. Sono forniti armadietti per mettere al sicuro i propri oggetti di valore, bagni con docce e il bar/ristorante.

Il parco è diviso tra la sezione  con scivoli e giochi nella piscina per bambini e quella  con le attrazioni per gli adulti. Più una parte concepita per il relax con un "Rio" in cui si sta sdraiati su dei grossi salvagente lasciando che la corrente li trasporti mentre si prende il sole.

Tutto molto bello.
Tuttavia non è tutto oro quello che luccica.

Attenzione:
- l'acqua delle piscine non è riscaldata;
- la posizione elevata rende il luogo esposto a vento e correnti. Meglio tenerne conto scegliendo i lettini. La parte più riparata ma anche la meno suggestiva è alle spalle del bar;
- il cordolo del Rio è in cotto e quando capita di essere "disarcionati" dal proprio salvagente e sfiga vuole che ci si picchi la testa può essere davvero doloroso/pericoloso;
- per pranzo la scelta è poco stimolante sia per il menu che per i prezzi. 

Per contro i bagnini dell'area bambini sono attenti, affettuosi e affidabili.

Non posso dire nulla per quelli assegnati agli adulti perché ahimè non ho potuto essere così spensierata da farmi una scivolata folle.

Sicuramente non ho potuto contare su quello del Rio mentre andavo a fondo dopo aver battuto la testa sul cordolo.

Ottima l'assistenza per ripulire là dove a seguito di una congestione (aria ed acqua fredda) il mio bambino ha lasciato il pranzo sul lettino...

A tornarci con più accortezza.

Playing with Dad while mom at work