sabato 1 ottobre 2011

Emozioni positive.

Quante emozioni negli ultimi due giorni.

Finalmente ho visitato le sale parto dove nascerà Enea. Non credevo di averne tanto beneficio, piacere e serenità vedendole. Un ambiente modernissimo, con lettini che sembrano usciti da un film di fantascienza. Linee arrotondate, ampli al punto che ci possono stare due me. Sono studiati per poter assumere sul lettino stesso la posizione che si preferisce, un secondo sostegno esce da sotto ruotando per potersi mettere accovacciate o in ginocchio tenendosi ai sostegni delle gambe del comune letto ginecologico. L'ostetrica di turno, con comprensione e dolcezza, ci ha mostrato come utilizzarlo. Ciò che più mi ha entusiasmata e consolata è stata l'atmosfera che si crea: luci spente tranne una morbida che fa la giusta penombra per muoversi, rispettano e assecondano la ricerca di quiete e intimità del momento. Accanto alla sala parto c'è una stanzina di accoglienza per il neonato che vi sarà adagiato solo dopo che è stato per qualche minuto sulla pancia della mamma, per attivare il legame di conoscenza, e restituito subito dopo il lavaggio e le prime cure. Successivamente mamma e bebé vengono accomodati nella stanza post parto dove vi restano per due ore di intensa vicinanza e fisicità, e monitoraggio medico, prima di essere liberi di tornare in camera insieme. Le sale parto sono provviste, come le sale travaglio, di un bagno con doccia per poter usare l'acqua come rimedio antalgico.
Inoltre, in una delle due sale parto c'è la vasca, per coloro che hanno le condizioni di salute per utilizzarla e che viene proposta per travagliare ma anche per partorire se ci si sente di farlo. L'ostetrica/o consiglia e sostiene la mamma che gli è assegnata con l'obiettivo di metterla totalmente a suo agio e rispettandone i tempi.

Emozionante anche l'ultimo controllo, di ieri, in cui l'ostetrica mi ha molto rassicurata  in merito al timore di soffrire al punto di non essere in grado di sostenere il lavoro del parto. Mi ha confermato che i dolori di quando si sta male non hanno nulla a che fare con quelli del travaglio, perché questi sono finalizzati e sai che hanno una durata limitata alla nascita di tuo figlio e che esistono per aiutarlo a nascere. E' quindi un malessere diverso, che si affronta differentemente benché sia doloroso, perché abbiamo tutti gli strumenti per riuscire e dobbiamo solo avere fiducia noi stesse, ascoltare il nostro corpo e confidare in chi ci segue. 

Ebbene, devo ringraziare per le risposte che mi sono state date.

Per il resto, Enea ha 140 bpm e il mio collo è morbido appena raccorciato e CHIUSO. La pressione è tornata 120/70, ed infatti mi sento rivivere, e il mio peso è calato di 800gr. 

Dunque, tutto fa pensare che non ci conosceremo prima del 12 ottobre, ed anche questo mi permette di rilassarmi ancora per qualche giorno :)

Nessun commento:

Posta un commento