giovedì 24 novembre 2011

Allattamento

Ora sto meglio. Sono passati 50 giorni dalla nascita di Enea. Come è suggerito dalla nuova scuola di pensiero lo ho attaccato al seno entro l'ora dalla nascita. Le endorfine facevano il loro lavoro ed io ero al settimo cielo. Ho lasciato che il bambino arrivasse d'istinto al capezzolo e lui teneramente è riuscito ad attaccarsi e li ha riposato sereno per minuti.

Il male è arrivato il giorno dopo. Avevo seguito il corso di allattamento per essere preparata quando il momento sarebbe venuto, però lo ho seguito con superficialità e credendo di sapere già cosa fosse l'allattamento. Ho visto come dev'essere la bocca del bambino quando è attaccato correttamente. Cos'è il colostro e la montata lattea. Ho preso nota con stupore che il latte può essere conservato in frigorifero per 48h e in freezer fino a 3 mesi.

Mai, mai mi sarei aspettata tanto dolore, un dolore profondo che non era assolutamente dovuto ad un attacco sbagliato. E la disperazione di non sapere a chi rivolgermi dato che ovunque leggevo, e chiunque interrogavo, diceva che se c'è dolore è perché il neonato si è attaccato male. Ma il piccolo cresce e anche velocemente, quindi mangia e a sazietà, un fattori che indicano un buon attacco al seno e che era in conflitto con gli altri indizi. E questa discrepanza mi ha reso folle. Ma ero determinata a non rinunciare, dovevo capire e risolvere il problema dato che tutto indicava che l'allattamento era ben avviato tanto da produrre latte sufficiente per mio figlio.

Ora che ho risolto, posso garantirvi che il dolore può esserci anche con un buon attacco e con i capezzoli integri. Dopo aver escluso ingorgo, mastite e mughetto. Con l'ostetrica e il pediatra del consultorio, che sostengono le madri che vogliono allattare, siamo arrivati ad ipotizzare che il tessuto del mio seno in parte fibromatoso fosse infiammato. Un'altra ipotesi è stata che il frenulo di Enea fosse troppo corto e trattenesse la sua lingua rendendogli difficoltosa la suzione e sollecitando eccessivamente il capezzolo. Per tanto abbiamo proceduto così: il pediatra ha inciso il frenulo ed io mi sono fatta una settimana di antinfiammatori, e ho risolto. Nessun dolore! Credevo che non sarei mai arrivata a dirlo. E ora voglio informare quante si trovano ad affrontare l'allattamento e soffrono ma non vogliono assolutamente rinunciare perché sono consapevoli che tutto procede correttamente.

Come prima cosa, già in gravidanza, occorre trovare un punto di riferimento. I consultori famigliari non hanno mai deluso le mie aspettative e mi hanno sempre offerto ascolto e sostegno. Ad Olbia come a Milano.

Altro consiglio, non fate come me che sono stata presuntuosa e superficiale, chiedete e interrogate le amiche che hanno allattato per conoscere le loro esperienze, prima del parto in modo da non essere completamente impreparate e non farvi scoraggiare in un periodo in cui ci sono già gli ormoni che giocano contro.
Di solito non se ne parla, non per nascondere a chi ancora non vi è passato, bensì perché si cerca di interpellare chi è esperto per averne sostegno.

Ma ecco il risultato delle mie sofferenze! Che d'altronde mi sta lanciando segnali di richiamo inequivocabili a cui non mi sottraggo più.



lunedì 31 ottobre 2011

Qualche foto






Parto Fisiologico: quando il parto è come un sentiero di montagna, percorso in coppia nel rispetto dei tempi della mamma e del bambino.


Come ho detto nel post del 1 ottobre, allora avevo risolto il conflitto del voglio partorire/non voglio partorire perché mi sentivo serena. 

Due giorni dopo infatti, il 3 ottobre intorno alle 17, alla fine di un sonnellino pomeridiano, sollevandomi dal letto ho sentito una fitta al basso ventre che ricordava uno strappo e subito dopo una perdita. Nel mentre che verificavo di cosa si trattava in modo da decidere se chiamare,oppure no il babbo per farmi portare in ospedale, un rivolo caldo e inarrestabile scivola tra le mie gambe. 

Ok- mi sono detta- ho risolto i miei dubbi, ho rotto le membrane ed è il caso di andate in ospedale!

Nell’attesa dell’arrivo del papà, faccio una doccia calda per stimolare l’ossitocina e l’arrivo delle contrazioni, verifico la borsa e scelgo qualcosa da indossare al momento e che sia pratico da mettere anche alle dimissioni. La testa del mio amore si affaccia in camera, ci scambiamo un sorriso commosso e partiamo verso la grande avventura.

Arrivati al pronto soccorso l’accettazione è immediata e mi portano direttamente al blocco parto per fare il tracciato e la terapia antibiotica. Dal Cardiotoccografo (ctg) risulta che non ci sono contrazioni rilevanti, ed infatti sento solo indolenzimento però, avendo perso le acque, mi ricoverano e mi fanno l’antibiotico. Comincia l’attesa. Un attesa fatta di confidenze, di sensazioni descritte e di sogni svelati e aspettative.

Intorno alle due del mattino rifacciamo il tracciato e la visita, mio marito è con me ogni istante e dato che si rivelano variazioni poco importanti nella durata delle contrazioni e delle pause, lascio che la mia metà vada a casa a riposare qualche ora ed io, fatta la terza doccia calda, mi corico con qualche dolorino che mi mette in dormiveglia tra una pausa e l’altra fino alle 4-4.30, dove sento l’esigenza di chiamare l’ostetrica per avvertirla che le doglie sono più forti benché ancora sopportabili. Mi accompagna a fare un altro ctg e dalla visita finalmente mi dicono che il collo si è appianato e che c’è una dilatazione di 2cm c.a. 

Si, allora il mi coorpo sta facendo il suo dovere, questo mi ricarica di ottimismo. 

L’ostetrica mi dice di pazientare ancora e mi rimetto a letto a dormi-vegliare fino alle 7, ora in cui richiamo l’ostetrica per rifare il tracciato e al contempo arriva anche mio marito. Grazie al cielo c’è lui ad aiutarmi a percorrere quel corridoio. Ogni tre passi mi devo fermare, sostenuta dal maritino o appoggiata alla parete impossibilitata dalle contrazioni a proseguire la marcia.

Questa volta ci fanno accomodare in camera travaglio per il tracciato. Io continuo a muovermi come un’anima in pena per sopportare i dolori fino a che trovo la mia posizione, sdraiata sul fianco stringo la mano del babbo. Il travaglio attivo è cominciato! Il tempo non esiste più, non so quanti minuti o ore sono passano quando mi chiamano e mi visitano, l’ostetrica conferma che la dilatazione è arrivata a 8cm e consiglia di farmi una doccia calda di una ventina di minuti, per terminare il percorso che porta alla fase espulsiva. Ad occuparsi di me il mio amore che mi passa l'acqua calda sul corpo mentre io ho i premiti e desidero solo assecondare l’impulso e il bisogno di spingere, completamente immersa nel trance. 

La doccia dura un’ora e alla visita successiva l’ostetrica ci fa accomodare in sala parto con una certa fretta perché la testa di Enea è già visibile. In quel momento mi sono ripresa, come quando si vede la cima del monte e la fatica e la stanchezza sono sostituite dall’entusiasmo di essere prossimi alla meta e tutte le energie ritornano.

Finalmente – ho pensato – sto per abbracciare, conoscere e vedere il mio bambino, questione di poco costi quel che costi.

In poche spinte, ben pilotate e controllate tramite la respirazione per evitare lacerazioni, esce la testa e alla spinta successiva seguono spalle e resto del corpo. Liberate le vie respiratorie di Enea me lo mettono, ancora caldo dal mio ventre sul petto. Così piccolo e delicato e leggero come un fragile bimbo di porcellana preziosa. 
Un pianto di gioia liberatorio ci ha preso, ci siamo abbracciati tenendo fra noi il nostro bambino fino  alla fine del secondamento. Poi, per la medicazione, Enea è stato messo in braccio al babbo che con delicatezza lo ha cullato fino a che ci hanno trasferito nella sala post-parto, dove per la prima volta ho offerto il seno al nostro bambino che con un piccolo aiuto si è attaccato e per un paio d’ore siamo stati solo noi tre, incantati ad ammirarci.

Che emozioni meravigliose e indimenticabili.
Di Enea questa è la primissima foto.
Il mio regalo di compleanno più bello! Grazie bimbo e grazie amore.

sabato 22 ottobre 2011

Enea: nato il 04 ottobre 2011, 2900gr, 50cm...
Allattato al seno al 19 ottobre pesa 3280gr e misura 53cm...

sabato 1 ottobre 2011

Emozioni positive.

Quante emozioni negli ultimi due giorni.

Finalmente ho visitato le sale parto dove nascerà Enea. Non credevo di averne tanto beneficio, piacere e serenità vedendole. Un ambiente modernissimo, con lettini che sembrano usciti da un film di fantascienza. Linee arrotondate, ampli al punto che ci possono stare due me. Sono studiati per poter assumere sul lettino stesso la posizione che si preferisce, un secondo sostegno esce da sotto ruotando per potersi mettere accovacciate o in ginocchio tenendosi ai sostegni delle gambe del comune letto ginecologico. L'ostetrica di turno, con comprensione e dolcezza, ci ha mostrato come utilizzarlo. Ciò che più mi ha entusiasmata e consolata è stata l'atmosfera che si crea: luci spente tranne una morbida che fa la giusta penombra per muoversi, rispettano e assecondano la ricerca di quiete e intimità del momento. Accanto alla sala parto c'è una stanzina di accoglienza per il neonato che vi sarà adagiato solo dopo che è stato per qualche minuto sulla pancia della mamma, per attivare il legame di conoscenza, e restituito subito dopo il lavaggio e le prime cure. Successivamente mamma e bebé vengono accomodati nella stanza post parto dove vi restano per due ore di intensa vicinanza e fisicità, e monitoraggio medico, prima di essere liberi di tornare in camera insieme. Le sale parto sono provviste, come le sale travaglio, di un bagno con doccia per poter usare l'acqua come rimedio antalgico.
Inoltre, in una delle due sale parto c'è la vasca, per coloro che hanno le condizioni di salute per utilizzarla e che viene proposta per travagliare ma anche per partorire se ci si sente di farlo. L'ostetrica/o consiglia e sostiene la mamma che gli è assegnata con l'obiettivo di metterla totalmente a suo agio e rispettandone i tempi.

Emozionante anche l'ultimo controllo, di ieri, in cui l'ostetrica mi ha molto rassicurata  in merito al timore di soffrire al punto di non essere in grado di sostenere il lavoro del parto. Mi ha confermato che i dolori di quando si sta male non hanno nulla a che fare con quelli del travaglio, perché questi sono finalizzati e sai che hanno una durata limitata alla nascita di tuo figlio e che esistono per aiutarlo a nascere. E' quindi un malessere diverso, che si affronta differentemente benché sia doloroso, perché abbiamo tutti gli strumenti per riuscire e dobbiamo solo avere fiducia noi stesse, ascoltare il nostro corpo e confidare in chi ci segue. 

Ebbene, devo ringraziare per le risposte che mi sono state date.

Per il resto, Enea ha 140 bpm e il mio collo è morbido appena raccorciato e CHIUSO. La pressione è tornata 120/70, ed infatti mi sento rivivere, e il mio peso è calato di 800gr. 

Dunque, tutto fa pensare che non ci conosceremo prima del 12 ottobre, ed anche questo mi permette di rilassarmi ancora per qualche giorno :)

mercoledì 28 settembre 2011

38a settimana di gravidanza

Sono in ascolto. Aspetto un tuo segno. Piccole fitte al basso ventre, alla schiena. Sei sempre più pesante da spostare durante la notte, ciò nonostante riposo...
Potresti aver superato i 3kg...ed io guardo la pancia e mi domando come fai a stare lì dentro. Abbiamo avuto il nullaosta dalla dottoressa per il parto vaginale. Babbo ed io siamo pronti ad accoglierti, prenditi il tuo tempo...ora ti lascio fare e smetto di stressati.

La gravidanza è quasi finita ed io realizzo che per la voglia di averti tra le braccia rischio di far scivolar via questi ultimi momenti in simbiosi, io e te, ma soprattutto io con me stessa. Ed ecco che d'incanto ho ritrovato un po' di pace dai mille dubbi e domande che mi popolano la testa. Contemplo il pancione e non mi capacito che sia a termine. Che saremo presto in 3. Che ci guarderemo negli occhi. Che ti attaccherai al mio seno. Che dipenderai da me, totalmente.
E allora basta perdermi nei miei pensieri ed ossessioni legati al parto e viviamo questi ultimi giorni da non mamma serenamente e godiamoci il marito.

Poco ci manca...

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lunedì 19 settembre 2011

Procreazione assistita, tetto dei 43 anni - Lettera43

In attesa del D-DAY: 37a settimana di gravidanza

Ecco come dev'essere messo Enea.
Da una settimana sono cominciate le contrazioni preparatorie. Qualche episodio di fastidio ai reni mi ha illuso e anche messo un poco d'ansia da prestazione ed emozione grandissima all'idea che il parto potesse essere imminente. Ma dopo una doccia calda tutto è passato.
Sono aumentata di 12kg. Non conosco però le misure del Bebé, ma dato che sta crescendo regolarmente, confermata la crescita alla morfologica e alla biologica, stimo che sia arrivato intorno ai 2.6-3kg...da questa settimana potrebbe nascere in qualsiasi momento...au secours!

Che si è fatto più pesante lo sento la notte, dove ormai passare dal fianco sinistro a quello destro e viceversa è impossibile farlo senza accompagnare la panza con una mano e facendo tappa a metà percorso. Sono però molto fortunata perché ciò non mi disturba il sonno, così come non  mi sta disturbando l'andare ogni due ore al bagno. Mi addormento subito dopo essermi liberata di ciò che mi disturba.Inoltre, Enea sembra rispettare i miei ritmi veglia-sonno, oppure io proprio non mi faccio disturbare da niente! 
Lo sento muoversi costantemente durante il giorno, perciò deduco che di notte dorme con me.

Da questa settimana ho cominciato ad avere qualche dolorino causato da posizioni strane che assume il bambino e capisco quanto mi è stato raccontato da amiche mamme che mi sono vicine, in merito al dolore che può causare un piedino nelle costole o nel mio caso nell'ovaio sinistro.
Inoltre, si sono accentuati i dolori al pube, lo sento tirare e qualche volta faccio fatica a camminare. Durante il cambio di posizione notturno mi scrocchia come se si riposizionasse nella sede corretta. Per ciò non riesco a fare esercizio costante di yoga o stretching e quindi mi auguro che questo non mi penalizzi durante il parto, per quanto concerne resistenza ed elasticità.

Finalmente la temperatura è scesa e s'è portata via quei malesseri caratteristici della gravidanza estiva, pressione bassa con giramenti di testa e nausea, restituendomi un poco di grinta e dignità anche se ora debbo fare tutto in piccole dosi perché la stanchezza delle ultime settimane c'è e me la devo tenere.

L'emotività è un'altra compagnia costante di queste giornate. Piccoli gesti, o situazioni mi commuovono subito. Sentire che un'altra mamma ha le mie stesse paure, vedere un papà che si prende cura del figlio, parlare del parto o sapere che una delle mie compagne di corso ha già il suo bambino tra le braccia...

Infine, mi sento davvero impotente nel non arrivare a fare tutto quanto è richiesto dal focolare. Mi sento in colpa quando mio marito deve mettersi  in cucina dopo una giornata di lavoro o si accumula la biancheria da stirare...o quando Gatto richiede la mia attenzione e le mie coccole nei momenti meno opportuni.

Confesso che sono ansiosa di tornare a muovermi liberamente e in possesso delle mie forze per recuperare l'indipendenza che ho perduto in questi mesi in cui l'ansia per l'imprevisto, che potrei non saper gestire, mi ha limitata nell'uscire a fare la spesa o andare in luoghi affollati in cui può capitare di restare in fila o dover aspettare a lungo.





martedì 6 settembre 2011

Per un travaglio sicuro ed efficace

Ieri al corso di accompagnamento al parto ci hanno spiegato quali ormoni intervengono durante il travaglio e le loro funzioni. Conoscerli mi fa sentire più sicura per affrontare il D-Day. Ora ho gli strumenti per decidere serenamente in relazione alla situazione che mi troverò ad affrontare sapendo scegliere ciò che è meglio per me tra quello che mi sarà proposto dalle ostetriche.
Ringrazio il consultorio famigliare di Olbia per le info che seguono e che si riferiscono a un parto fisiologico dove non vi sono patologie che lo complicano. In tal caso lasciamo fare ai medici per cui la patologia è il pane quotidiano.

Mantenere alto il livello di Ossitocina (efficacia). E' un ormone endogeno (auto-prodotto) che stimola le contrazioni uterine, le rende efficaci e perciò regola l'andamento del travaglio e del parto, riduce l'ansia e promuove la calma, riduce la percezione del dolore. La sua produzione è stimolata da: l'amore, il contatto pelle a pelle, vicinanza e sguardo, calore, acqua calda, massaggio, stimolazione dei capezzoli, utero, vagina, genitali. La sia produzione è ostacolata da: scomodità, imbarazzo, giudizio, disagio, adrenalina,

Mantenere alto il livello di Endorfine (sollievo). Gli ormoni della gratificazione, endogeni, oppiacei naturali che aumentano gradualmente dopo la 12ma sett. di gravidanza e, in maniera più pronunciata, durante il travaglio.
Provocano benessere, gratificazione, moderano il dolore e lo stress, alterano la percezione del tempo e dello spazio, riducono le inibizioni, aiutano a concentrarsi internamente, promuovono il trance, inducono euforia dopo la nascita. La sua produzione è stimolata da: movimento e impegno fisico, progressione del travaglio, ossitocina, stimoli sensoriali piacevoli come profumo, tocco e musica, ridere! (papà tocca a te tirar fuori tutto il tuo charme). La produzione è ostacolata da: Adrenalina, farmaci anestetici, epidurale.

Mantenere basso il livello di Adrenalina (brevità). Questo ormone interviene nei meccanismi della sopravvivenza, in situazione percepite di pericolo e provoca reazioni istintive. (in natura una madre che partorisce è indifesa, se un pericolo si presenta entra in circolo l'adrenalina, che blocca l'ossitocina responsabile de travaglio, fino a che il pericolo è cessato). (attacco-fuga-congelamento). E' un ormone imprevedibile.
In travaglio:
-riduce la produzione di ossitocina ed altera l'attività uterina e il travaglio rallenta o tarda ad avviarsi
-riduce la produzione di endorfine aumentando la percezione del dolore
-riduce il flusso sanguigno all'utero ed al bambino con contrazioni inefficaci ed alterazioni del battito cardiaco fetale. La sua produzione diminuisce con: rimozione della fonte d'ansia, ambiente confortevole e clima sicuro e protetto, stare con persone conosciute e fidate, capire e conoscere cosa succede. La produzione aumenta con: percezione di pericolo, disturbo, disagio, paura, ansia, rabbia, linguaggio e azioni non rassicuranti, dolore patologico, alcune procedure ostetriche, rivivere esperienze di stress passati.

sabato 27 agosto 2011

Settimana 33+3

Per il caldo, quest'ultima settimana mi rimarrà impressa nella memoria! Finalmente il maestrale mi ha rianimata consentendomi di riprendere a scrivere.

La settimana scorsa abbiamo fatto l'ultima ecografia, l'ecografia biometrica del terzo trimestre.
La crescita è regolare, a 31+6 il bimbo ha pesato 1.6kg. Purtroppo, non conosco la lunghezza del femore perché mi faccio seguire in consultorio e non stampano né foto né misurazioni ed io non ho avuto la prontezza di chiederlo. Comunque, mi sono sentita rassicurata sulle dimensioni della mia pancia, cominciavo a cedere ai commenti che la trovavano troppo grande...ed invece siamo in perfetta forma.
Anche il corso di accompagnamento al parto ha avuto inizio la scorsa settimana. Vi partecipo con un poco di  timidezza e imbarazzo. Trovo difficile rilassarmi in incontri che sembrano gruppi di sostegno, come è stato per il primo, in cui ci si presenta o si presenta la vicina, e si ammettono i propri dubbi e timori su quanto saremo chiamate ad affrontare tra qualche settimana. Fortunatamente ho delle belle compagne di avventura e il pregiudizio e il giudizio sono interdetti.

Il secondo appuntamento con l'ostetrica l'ho affrontato con maggiore serenità anche se nel frattempo ho avuto dei disturbi mattutini.
L'Ostetrica mi ha confermato che, dato il forte caldo e gli ormoni della gravidanza, l'intestino è particolarmente sensibile, quindi potrei soffrire di colite dovuta al latte che stavo bevendo per colazione e che mi causava nausea, sudori freddi e svenimento...prima di liberarmi del problema e tornare in forma con un poco di riposo. Ed infatti, la banana che avevo mangiato al mattino mi ha fatto stare bene ed è stata promossa anche dalla dottoressa.
Durante il secondo rendez-vous abbiamo ricevuto  delle indicazioni in merito ai siti autorevoli per la consultazione in internet, riporto l'elenco:www.saperidoc.itwww.allattare.netwww.ibclc.itwww.allattiamo.itwww.italia.gov.itwww.lostetricainforma.itwww.mami.org; imparato a respirare, visualizzare e rilassarsi ma anche fatto un poco di anatomia femminile.




mercoledì 10 agosto 2011

I bambini imparano ciò che vivono


I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO

di

Doret's Law Nolte

I bambini imparano ciò che vivono
Se un bambino vive nella critica impara a condannare
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo

Fiabe del Mondo

Grazie agli autori del sito:  Le Fiabe per tutte le fiabe raccolte.
Africane
Cinesi
Inglesi
Irlandesi
Celtiche
Indiane 
Arabe
Questa sera per Enea ho letto le prime due africane...












martedì 9 agosto 2011

Asili Nido e scuole Steineriani

Sentii parlare di scuole e asili nido che seguono il metodo di Rudolf Steiner  a Bologna negli anni novanta da un genitore incontrato durante un pomeriggio passato al parco con il bambino che avevo in custodia e nel parlare di educazione scolastica mi disse che il figlio frequentava la scuola Steiner.

Non conoscendo il metodi gli chiesi di spiegarmi in cosa consiste e mi sembrò un approccio pedagogico che mi sarebbe piaciuto aver sperimentato io stessa.

Steiner, infatti, si prefiggeva di sviluppare individui liberi che fossero in grado di imparare continuamente e dalla vita. Importante nella sua metodologia, quindi, riconoscere, coltivare e portare a manifestazione i talenti e le potenzialità del bambino, rispettandone i tempi di apprendimento e di evoluzione fisica e interiore.

Ho trovato un libro che può aiutare ad approfondire l'argomento dal titolo Come sviluppare tutti i talenti del bambino, di Arve Mathisen.



venerdì 5 agosto 2011

Doula: chi è e qual'è il suo compito

Si tratta di una figura sociale ancora poco nota che affianca le neo mamme nel periodo perinatale, fornendo supporto e conoscenze per il pre-parto e per il post-parto mettendosi all'ascolto della puerpera e del papà affiancando e consigliando. A vantaggio del benessere di tutta la famiglia. 
Per approfondimento vi rimando all'articolo La Doula: affiancare una mamma

Aiuto alla famiglia

Ecco qualcosa che potrebbe fare al caso mio, ma anche di qualche altra mamma. Sia per coloro che cercano un lavoro che per le famiglie che necessitano di un aiuto, questo sito di servizi è utile ed intelligente e mette in contatto domanda e offerta in tutto il territorio Italiano. Si chiama Sitterlandia, dateci uno sguardo.

giovedì 4 agosto 2011

7 e 1/2

7 e 1/2
Ecco il risultato di un'idea proposta da zia Ilaria. La prima del genere.
E' meraviglioso come giorno dopo giorno si prenda fiducia.
Il 14 agosto comincerà l'ottavo mese di gestazione e mi emoziona sempre più l'avvicinarsi della data presunta in cui potremo presentarci e guardarci negli occhi.
Nell'attesa sogno e sono fra le nuvole...

venerdì 29 luglio 2011

Ecografie: Prima, Morfologica e Biometrica


Ieri abbiamo ricevuto due sacchi di indumenti contenenti body, tutine e calzine di tutti i tipi. Questi si sono aggiunti a tanti tanti pannolini misura 1, al cuscino per l'allattamento, tiralatte, ciucci oltre a tante cose utili per accogliere il pargolo che attendiamo.
E con tutto questo ho ricevuto anche la mia prima forte emozione, per la prima volta da quando sono in attesa, un senso di calore al cuore e la voglia incredibile di avere presto il nostro bambino con noi.
Chiedevo a mia cugina, proprio qualche giorno fa, quando si comincia ad amare il proprio figlio e lei mi ha risposto che ci si innamora poco alla volta...credo di aver fatto il primo passo. Qual'è la vostra esperienza?
Nell'attesa ci accontentiamo di vederlo in ecografia.
A cosa servono le ecografie previste in ciascun trimestre di gravidanza? Hanno qualche conseguenza sulla salute del feto o della mamma? Per capirci un  po' di più ho consultando questo "ginecologo" che mi ha aiutata.
La mia prossima sarà la Biometrica , tra due settimane, e la vostra?

Sono ansiosa di farla, vedere se mi sto comportando bene con la giusta alimentazione e stile di vita,per aiutare la crescita del mio piccolino .

lunedì 25 luglio 2011

Movimenti Fetali

All'ultimo controllo ho ricevuto da parte dell'ostetrica un foglio di istruzioni per monitorare i movimenti fetali.
Oggi, 29 settimane, il mio bambino è davvero scatenato...mi devo preoccupare di tanta attività?

lunedì 11 luglio 2011

Ventisettesima settimana

Eccoci arrivati alla chiusura del secondo trimestre, ventisette settimane di gravidanza., quello dove sei in forma e ancora abbastanza agile quando il caldo evita di stroncarti la pressione e la pubalgia ancora non si è fatta conoscere. Questo non è il mio caso. Nonostante ciò mi sento ancora fortunata. Marito e amici mi accompagnano al mare la mattina presto e le lunghe camminate in acqua mi danno energia e buon umore fino a sera.
Mi sento sempre più pesante e lo avverto soprattutto quando mi devo tirare in piedi.

giovedì 23 giugno 2011

Come prevenire il diabete gestazionale


I fattori di rischio che ne predicono l'insorgenza

Il diabete gestazionale è un’alterazione del metabolismo che viene diagnosticata proprio durante la gravidanza. 

Curva da carico o Minicurva da carico di glucosio (OGTT) - favorevoli o contrari?

Al controllo programmato di oggi mi è stato comunicato dall'ostetrica che è giunto il periodo giusto per eseguire un controllo di routine in gravidanza che si chiama Curva da Carico.

Poiché ne avevo già sentito parlare e attendevo con apprensione questo momento avevo raccolto informazioni in merito intervistando le amiche che prima di me si sono trovate nella stessa situazione. Ho ascoltato le loro opinioni e i racconti di quel'esperienza. Ciascuna di loro ha trovato questo test più o meno noioso da eseguire, tuttavia tutte lo hanno descritto come una prova molto impegnativa da affrontare.

Seguendo una mia tesi e il bisogno di approfondire ho chiesto a chi in famiglia ha casi genitori e/o fratelli diabetici in modo da raccogliere una testimonianza diretta da chi la malattia la vive e gestisce nel quotidiano da anni. Da loro mi è stato sconsigliato di fare la Curva da Carico o Mini carico se non ci sono stati casi in famiglia o se i valori della glicemia nel sangue e nelle urine non risulta un dubbio oggettivo perché, mi han detto, l'esame in oggetto mette sotto sforzo il pancreas. Sollecitandolo infatti il rischio che si incontra è di far comparire il diabete, anche quando avrebbe potuto non manifestarsi affatto.

Pertanto la mia domanda di oggi all'ostetrica è stata di chiedere se è obbligatorio questo esame o se è possibile non farlo affatto o fare altri controlli d'indagine come l'esame del sangue o delle urine per conoscere se il valore della glicemia è fuori parametri per cui è richiesto un approfondimento più invasivo. Inoltre ho chiarito che non ho parenti che soffrono di diabete e non ci sono mai stati casi in famiglia, oltre al fatto che sono sempre stata normopeso. Tuttavia, mi è stato riferito che tutto questo non è indicativo e che se è latente il diabete è bene che si manifesti  con la minicurva così da poter prescrivere tempestivamente una dieta idonea alla gravida. Dunque è opinione dell'ostetrica, non che il protocollo solo con il test della Minicurva sia veramente possibile prevenire e curare il diabete gestazionale.

Fa specie che benché questo sia un esame che il ministero della salute ritiene debba essere fatto a tutte le donne tra la 24esima e la 28esima settimana di gravidanza, lo stesso non ritenga di inserirlo tra le esenzioni previste in gravidanza.

Ad ogni modo è importante sapere che resta una decisione della mamma.

Sono tornata a casa pochissimo convinta e cercando in internet  ho trovato due articoli che mi sono sembrati intellettualmente onesti e che riporto qui e quiContengono le risposte che cercavo e la conferma che prima di arrivare a sottoporre una mamma a questo test fastidioso e lungo, oltre che richiedere alla famiglia un ennesimo esborso, vi sono altri indicatori che possono far sospettare un diabete gravidico in presenza dei quali diventa giusto prescrive un'indagine più approfondita. Questi indicatori pertanto fanno di me una mamma non a rischio.

Morale: mio marito ed io abbiamo deciso di non eseguirlo, voi cosa ne pensate?


martedì 14 giugno 2011

Si muove...

...e si vede.
Che bello è vedere la pancia che si muove per effetto dei movimenti del bambino. Io e il papà guardiamo le sue acrobazie fissando ipnotizzati la pancia, si muove tantissimo!  E' uno dei primi giochi che facciamo insieme, e così passiamo il tempo dell'attesa.

Morfologica


Finalmente anche l'ultimo accertamento l'abbiamo passato. Ora sappiamo che Pantaleo (così soprannominato fino ufficializzazione del nome) sta crescendo regolarmente e che non gli sto facendo mancare né liquido amniotico né nutrimento. 
E' risultato di 477 gr stimati...

L'ecografia Morfologica è un indagine prenatale nella quale si misura la conformazione fisica, del feto e dei suoi organi così come la corretta funzionalità.
Questo esame permette di evidenziare con un certo anticipo malformazioni di diverso genere.
Nel nostro caso, risultando alto il valore  dell'Alpha Feto Proteina, ci è stata consigliata una Morfologica di II° livello ovvero con strumenti e tecnici specializzati.
Il sospetto era una malformazione alla schiena (spina bifida) o al labbro  (labbro-palato schisi) o altro.
Passato il primo momento di shock dovuto alla comunicazione del risultato dell'amniocentesi, abbiamo fatto del nostro meglio per pensare comunque positivamente.  D'altronde capitano, così come ci aveva anticipato la genetista, casi di falsi positivi.
Fortunatamente tutto è in ordine ora possiamo tirare un sospiro di sollievo e più serenamente continuare il nostro cammino verso il traguardo previsto per il mese di ottobre.

Gorgonzola e formaggi molli

Desiderosa di mangiarmi un risotto con i formaggi, o altri piatti contenenti il gorgonzola, ho trovato questa pagina che mi ha dato un aiutino...la condivido con voi.
http://www.sicurezzadeglialimenti.it/gravidanza.htm