Qualche volta la forza di volontà può indebolirsi per fattori che non sempre hanno origine da una mancanza di forza fisica. Spesso capita che l'affaticamento sia mentale o dovuto ad un'assenza di senso del dovere rispettare un impegno preso con se stessi.
Condividere con i più piccoli ciò che si ha intenzione di fare il giorno seguente, farlo dalla sera prima e magari recitarlo come un mantra si rivela essere molto efficace per ridurre al minimo le ansie, i capricci e le disillusioni di tutti.
Il rituale risulta molto piacevole. "Lo sai cosa facciamo domani? Ci alziamo presto e facciamo colazione: a Babbo e mamma facciamo il tè e per te? Cosa vorresti, latte macchiato?"
"Bene. Poi ci vestiamo con la tuta perché è giorno di palestra: giocherai con i cerchi, la palla e altro ancora con i tuoi amici. A fine scuola mamma viene a prenderti e andiamo a fare una passeggiata in centro...cerchiamo delle scarpine nuove per te"... (o al parco, o a casa di un compagno di scuola, o in piscina). "Quando fa buio che si avvicina l'ora di cena si rientra a casa, si fa il bagno mentre mamma prepara la cena e babbo rientra a casa e dopo essersi asciugati tutti andiamo a tavola".
Il mattino dopo si mette in atto quanto stabilito, tutti gli attori giocano il proprio ruolo senza troppa rigidità e con molta improvvisazione. Così facendo il bambino impara a rispettare gli accordi, acquista sicurezza dal sapere quello che deve succedere e può sentirsi attore protagonista.
Gli adulti ne guadagnano in serenità e anche in forza di volontà laddove la stanchezza potrebbe far desistere, rinunciare o trovare degli stratagemmi e scuse, si ricorda che è stata data la nostra parola e che si deve anche dare il buon esempio.
Io, anima fragile e procrastinatrice, per essere una buona madre divento anche più forte. Anche se ciò non fa miracoli sul mio spirito e mio figlio ogni tanto mi sorprende in fallo e mi chiede "mamma sei triste o arrabbiata? No gioia, sono solo un po' stanca"